Nel mese di dicembre è stata avviata la prima azione che prevede il miglioramento quanti-qualitativo di un sito pilota a pascolo arborato a bassa produttività tramite la semina di specie foraggere autoriseminanti di origine sarda (principalmente leguminose). La finalità dell’intervento sarà di incrementare la biodiversità foraggera, di invertire il degrado dei suoli e aumentarne la fertilità, e migliorare il benessere animale e la qualità dei prodotti zootecnici. La prova sarà condotta con la supervisione del ricercatore del CNR-ISPAAM di Sassari, il dr. Federico Sanna nei terreni messi a disposizione dall’azienda agrituristica “Su Cunzatu e Vitale”. Secondo i dettami dell’agroforestry la prova verrà eseguita all’interno di un frutteto di antiche varietà di pero, creando una sinergia tra produzioni zootecniche e frutticole.
Le attività di campo sono state la preparazione del letto di semina e la semina.
La preparazione del suolo è stata effettuata con tecniche di minima lavorazione, interessando solo i primi strati del suolo al fine di preservarne la struttura, salvaguardando la biodiversità vegetale presente.
L’impiego di semente di specie leguminose aumenterà la dotazione naturale di Azoto nel suolo, evitando così di ricorrere ad interventi massicci di concimazione minerale. La caratteristica delle specie autoriseminanti impiegate punta alla creazione di un pascolo polifita poliennale dal valore pastorale elevato, evitando quindi di dover intervenire ogni anno con le tradizionali operazioni di aratura e semina, e attuando un risparmio energetico in termini di carburante (minori emissioni di CO2).