La Fauna
La fauna superiore, un tempo, era incredibilmente ricca e varia. Intorno agli anni ’50 scompariva il cervo; oggi rimane invece una piccola colonia di mufloni cui si accompagnano, nelle zone più riposte, martore, ghiri, cinghiali, gatti selvatici, ghiandaie, colombacci e pernici. Nei più inaccessibili anfratti trovano riparo numerosi rapaci quali gheppi, sparvieri, astori, poiane e falchi pellegrini affiancati da saltuarie apparizioni di grifoni (un tempo nidificavano soprattutto alla Punta Gurturgius) ed aquile reali.
La restante avifauna è principalmente costituita da cornacchie grigie, corvi imperiali e passeracei quali calandre, cardellini, strillozzi, pettirossi, passere sarde e magnanine.
La Flora
Delle impenetrabili foreste di leccio, orniello, tasso, ginepro, fillirea, acero minore (che fino ad un paio di secoli fa ricoprivano le pendici del monte a causa degli eccessivi tagli e degli incendi) oggi resta solamente il tratto di bosco dalla Cantoniera Guzzurra a Janna Ferulargiu; il tratto dalla Cantoniera Guzzurra alla Fontana ‘e Talisi è una zona in via di riforestazione. Agli attuali boschi si alternano zone di rigogliosa macchia di cisto, erica, ginepro, corbezzolo ed euforbia, rifugio spesso di numerose piante endemiche. Nei luoghi più riposti e freschi, si trovano invece splendidi esemplari secolari di acero minore, scampati miracolosamente al taglio.